Atletica, il CUS Sassari dodicesimo posto alle Finali Nazionali
A Saronno (VA), nel weekend del 17-18 settembre si sono svolte le finali nazionali di Serie B di atletica e il CUS Sassari ha concluso la competizione al 12esimo posto. Il sodalizio sassarese, partito con 15 atleti, ha avuto l‘opportunità dopo 17 anni di disputare le finali nazionali e abbiamo deciso di creare una piccola rubrica, divisa in due appuntamenti, in cui vi raccontiamo questa esperienza degli atleti del CUS Sassari.
Oggi leggerete l’intervista a Piergiorgio Pilo, atleta che ha sposato il CUS Sassari, già dalla tenera età di 11 anni, quando ha iniziato a gareggiare nella categoria Ragazzi. Con l’inizio dell’Università il rapporto con la società sassarese si è consolidato, prima grazie alla partecipazione ai CNU, poi con l‘ingresso in Dirigenza. Oggi, infatti, Piergiorgio è membro del Collegio dei Revisori dei Conti del CUS Sassari e, nonostante gli impegni di lavoro fuori sede, l’atleta cussino non ha abbandonato la prestigiosa maglia del CUS Sassari.
Nella giornata di domani, invece, verrà pubblicata l’intervista a un altro storico atleta della formazione sassarese, Gigi Becca, l’unico che ha avuto l’opportunità di partecipare alle ultime Finali Nazionali di Ostia, del 2005.
I tempi di Saronno 2022 del CUS Sassari
Di seguito i risultati ottenuti dagli atleti del CUS Sassari di atletica alle Finali Nazionali di Saronno 2022:
100 metri: Federico Aru 11”38
200 metri: Federico Aru 23”20
400 metri: Gabriele Hazmi 51”92
800 metri: Salvatore Pizzitola 1’59”68
1500 metri: Raffaele Nonne 4’15”70
5000 metri: Federico Ortu 15’34”49
3000 siepi: Salvatore Pizzitola 9’43”14
Salto in alto: Camillo Delogu 1.80 m
Salto con l’asta: Marco Boni 4.15 m
Salto in lungo: Felipe Tommasini 6.42 m
Salto triplo: Felipe Tommasini 13.16 m
Getto del peso: Michele Mura 12.68 m
Lancio del disco: Michele Mura 43.00 m
Lancio del martello: Adriano Rodrigo 46.02 m
Lancio del giavellotto: Giovanni Luigi Becca 28.99 m
Staffetta 4×100: (Matteo Murineddu, Riccardo Fenu, Raffaele Nonne, Gabriele Hazmi): DQ
Staffetta 4×400: (Piergiorgio Pilo, Riccardo Fenu, Raffaele Nonne, Gabriele Hazmi): 3’22”38
Bilancio dell’esperienza

Tra i protagonisti delle Finali Nazionali c’è, come detto, Piergiorgio Pilo, classe ’93. In queste finali l’atleta del CUS Sassari ha disputato la 4×400 dove, con Riccardo Fenu, Raffaele Nonne e Gabriele Hazmi ha ottenuto un ottimo 3’22”38.
“La competizione era elevatissima, dichiara l’atleta del CUS Sassari. Questo lo si può vedere anche dai risultati tecnici globali, comparabili a molti risultati ottenuti in altre finali di Serie A e A2. La squadra, nel complesso, ha fatto bene e i risultati corrispondono a ciò che ci aspettavamo. Sicuramente ci hanno penalizzato le gare non coperte e l’errore nella staffetta: in questa specialità basta davvero pochissimo e con il minimo errore si esce fuori dall’area di cambio. Sono cose che possono succedere.
A proposito di assenze, non posso che augurare una pronta guarigione e un grosso in bocca al lupo al nostro ostacolista Dante Melis, che non ha potuto prender parte alle finali a causa di un infortunio.
La squadra ha dimostrato di essere affiatata, nonostante sia composta da atleti che non si allenano a Sassari, come Salvatore Pizzitola, Marco Boni e Gabriele Hazmi, Adriano Rodrigo e il sottoscritto. Siamo davvero un bel gruppo.
L’atletica leggera è di base uno sport individuale, ma nonostante questo siamo tutti uniti per raggiungere l’obiettivo, che ora sarà quello di gareggiare alle finali anche nella prossima stagione”.
La crescita nazionale dell’atletica leggera
Negli ultimi anni l’atletica nazionale ha ottenuto risultati storici, basti pensare all’oro di Marcell Jacobs a Tokyo o a quello della staffetta 4×100 sempre alle Olimpiadi nipponiche. Questi risultati non hanno fatto altro che alzare il livello generale degli atleti a livello nazionale:
“L’esperienza di quest’anno servirà come trampolino di lancio, dichiara Piergiorgio Pilo. Per il resto siamo contenti dei risultati tecnici ottenuti. Io in particolar modo della 4×400, dove abbiamo ottenuto un ottimo risultato a stagione finita. Quando la staffetta è così efficiente è un segnale positivo. Spero che questi risultati servano da stimolo per i più giovani che ci seguono e stanno mettendo i primi passi nella disciplina. Abbiamo avuto l’opportunità di metterci in gioco dopo tanto tempo con una squadra che aveva molte potenzialità: abbiamo trovato davanti a noi atleti di altissimo livello e questo è un segnale importantissimo.
Trovare, infatti, atleti di questo calibro in Serie B ci fa capire che il livello dell’atletica nazionale sta crescendo giorno dopo giorno”.
Gi obiettivi di Piergiorgio Pilo e del CUS Sassari per il 2023

Piergiorgio Pilo presenta quelli che sono gli obiettivi per la prossima stagione, sia personali che della sezione di atletica del CUS Sassari:
“Dobbiamo lavorare molto per il prossimo anno: l’obiettivo sarà quello di avere una squadra che possa coprire tutte le gare, per il resto bisogna lavorare bene, rimanendo sereni, con l’obiettivo di fare gruppo, che è il fattore principale. Un altro aspetto che può essere determinante in questi casi è l’attaccamento alla maglia del CUS Sassari. Riguardo al mio contributo nella squadra tengo molto alla staffetta 4×400, piuttosto che al mio tempo in gara individuale. Sebbene faccia piacere migliorarsi, continuo a fare atletica per puro diletto cercando di fare risultato grazie alla mia esperienza sulla distanza e servire la squadra. Ciò detto, una cosa è certa però: se vado bene individualmente, meglio va con la staffetta”.
Gli allenamenti all’Aquila
Dopo diversi anni a Sassari, Piergiorgio Pilo si è trasferito all’Aquila per un Dottorato nel prestigioso Centro Ricerca Gran Sasso Science Institute, ma la voglia di allenarsi non è certamente scemata:
“Mi alleno gran parte del tempo all’Aquila e anche se gli allenamenti sono con temperature più rigide, lo faccio sempre con molta voglia e determinazione.
Nel corso della mia carriera ho avuto anche l’opportunità di svolgere i CNU, gli ultimi a Catania nel 2017. Grazie alle Finali Nazionali e ai CNU ho avuto l’opportunità di confrontarmi con atleti provenienti da ogni angolo della Penisola e questo è piacevole e stimolante, perché crea network. Questo, infatti, permette di vedere lo sport sotto una prospettiva più ampia: ricordiamo che lo sport è inclusione.
Grazie allo sport si ha anche l’opportunità di viaggiare e nel contesto della pandemia questo non è una cosa scontata, non solo per il viaggio fine a se stesso, ma per la possibilità di competere con altri atleti di più alto livello. Questo ti spinge a migliorare nella disciplina. Non trascuriamo poi l’aspetto sociale. Queste manifestazioni danno l’opportunità di socializzare e confrontarsi con nuove persone e realtà, perché in pista si compete, ma fuori si creano nuove amicizie”.