La nuova era del Cus Sassari

Il presidente Nicola Giordanelli: “Insegniamo ai giovani la cultura sportiva”

“Ci diamo del tu? Tra sportivi ci si da del tu”. Inizia così l’intervista a Nicola Giordanelli, presidente del Cus Sassari, casa dello sport universitario e crocevia di culture. Oggi più che mai. Il Centro Universitario Sportivo di Sassari si porta bene i 50 anni di attività sportiva nel sassarese, anche nell’ambito delle Federazioni Sportive Nazionali cui è affiliato e nelle vaste relazioni con il mondo universitario e quello Erasmus. Lo fa con una comunicazione rinnovata e molteplici ambiti di intervento nell’ottica di divenire un presidio anche culturale. Perché <<lo sport è cultura e i giovani non dovrebbero crescere senza cultura sportiva>>. È questa la grande ambizione di Giordanelli e del suo staff. Alla presidenza da due anni dopo la lunga direzione di Giovanni Ippolito. Partendo dalle cose concrete. <<Stiamo lavorando per far ottenere i crediti CFU ai ragazzi che praticano sport all’interno dell’Università. Sembra paradossale che ancora non ci sia questo riconoscimento. In molti paesi europei è realtà da molto tempo>>. Questione di cultura, appunto. <<È giusto che gli studenti abbiano la possibilità di praticare lo sport, che non deve essere inteso come una perdita di tempo. Lo sport spesso viene dopo, prima ci sono altre problematiche, altre priorità. Invece sport e studio devono viaggiare insieme. Fino a quando non gli si darà valore, non si investirà nell’impiantistica sportiva e nelle attività giovanili, i risultati non arriveranno. Eppure abbiamo prospetti interessanti, poi guardi le cifre e noti che in Italia solo il 12% degli iscritti all’Università fa sport e frequenta gli impianti sportivi, contro il 65% che si registra in Irlanda. Le problematiche sono un po’ comuni a tutte le Università italiane. Bisogna partire dalle famiglie e dalla scuola. A Sassari per avere un playground la gente deve rompere la rete ed entrare. La sensibilizzazione deve arrivare anche da chi ci amministra, vista anche la grande mancanza di impianti>>. C’è tutto un movimento da analizzare, ogni sport ha le sue problematiche e i suoi punti di forza. <<Se consideriamo il basket, l’attrattivo Dinamo ha fatto crescere il numero dei praticanti ma ci sono problemi a monte; lo vedi dai campionati regionali con poche squadre, dal costo e dai parametri che non permettono a molte società di iscrivere le squadre ai campionati. C’è necessità di programmazione, lavoro e attenzione da parte delle federazioni>>.

Il Cus Sassari scende in campo con cinque sezioni attive: atletica leggera, basket (serie D, under 18, 16, 14 e 13), tennis, calcio e pallamano (quest’ultima è la nuova arrivata e si presenta con Under 16, Under 17 e serie B regionale). <<L’ex presidente del Cus Cagliari inoltre ci ha messo a disposizione un campo da golf. Quest’anno purtroppo non avremo il tiro con l’arco, ma il campo da volley e da basket (per il tre contro tre), tennis, calcio a cinque, arrampicata e Brazilian Jiu Jitsu. Tutto all’aperto. Queste attività sono a disposizione dal 5 ottobre in coincidenza con la trascorsa giornata Enjoy Sport, now all’interno della Welcome Week 2017>>. Si è trattato di un evento organizzato in collaborazione all’associazione Esn Sassari–Erasmus Student Network, tenutosi negli spazi degli impianti Cus Sassari a San Giovanni. La manifestazione ripetuta per il secondo anno consecutivo – dopo il grande successo ottenuto nella prima edizione – è stata inserita all’interno della settimana di benvenuto agli studenti Erasmus che da ogni parte d’Europa hanno scelto Sassari per vivere la loro esperienza di soggiorno e studio all’estero. <<Sport come motore di aggregazione e socializzazione; come opportunità di conoscenza, convivialità e confronto fra studenti di storie e culture differenti chiamati a rapportarsi fra loro in una giornata di sport e attività fisica>>. Ma le novità per la stagione 2017-18 non finiscono qua. <<Abbiamo fatto un grande investimento in comunicazione, a partire da un nuovo sito (www.cussassari.it) per essere più interessanti e performanti. Sempre aggiornato. Non sono l’unico a credere che la comunicazione sia un tassello fondamentale per qualsiasi azienda e organizzazione. Il nostro obiettivo è spiegare quello che facciamo e come ci muoviamo su più fronti. Essenziale quindi diviene l’utilizzo dei social. E’ chiaro che se hai un seguito, la gente sa quello che fai e cresci come interesse. Abbiamo inoltre ideato le cosiddette Cus Card, con QR Code, con le quali si hanno agevolazioni per accedere ai centri convenzionati, quali piscine e palestre. C’è poi il privilegio di lavorare con una realtà come l’Università con la quale si elaborano progetti che completano l’attività sportiva. Due anni fa è nato il Centro Studi, per progettare attività in sinergia con i dipartimenti dell’Università e con la scuola. Attualmente il progetto – appoggiato dalla Fondazione Sardegna – chiamato Orienta con lo Sport, fa attività di rilevamento, sia motorio sia antropometrico, per capire quanto possa incidere l’attività sportiva sullo stile di vita e il miglioramento fisico dei ragazzi. L’intenzione è quella di realizzare pubblicazioni scientifiche. L’ho voluto fortemente perché un centro sportivo non può essere slegato dalla ricerca che è propria dell’Università>>. Perché lo sport è anche questione di salute e benessere psico-fisico. Un primo bilancio di questi primi due anni di presidenza non può quindi che essere positivo. <<Ho ereditato un’ottima organizzazione, soprattutto dal punto di vista della segreteria>>. Con passione, entusiasmo e volontà di stare al passo con le esigenze del cambiamento, il Cus Sassari sta contribuendo a creare interesse attorno al mondo variegato dello sport. E il suo presidente, che sogna di creare un merchandising stile americano, da vero sportivo sa quanto costi, ma sia altresì gratificante, sudare e lavorare per fare rete.

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